I MUTUI NELLE ASTE GIUDIZIARIE
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I MUTUI NELLE ASTE GIUDIZIARIE

Una delle domande che più spesso ci vengono rivolte, è relativa alla possibilità o meno di acquistare immobili all’asta  ottenendo un mutuo. Spesso, vi è una diffusa convinzione che per acquistare l’immobile all’asta servisse avere somme liquide disponibili.

Ciò era vero fino a poco tempo fa, poichè non era facile ottenere un mutuo per l’acquisto di un immobile all’asta, dato un frequente disallineamento delle tempistiche tra tribunale e istituti di credito che spesso non riuscivano a garantire al cliente l’erogazione dell’importo entro i termini di pagamento dall’asta definiti dal giudice (120 giorni dalla data di aggiudicazione). Ovviamente questo comportava che sempre meno gente accedeva al credito per acquistare in asta, che diveniva un “affare per pochi”.

È così che nel 2014, l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e i Tribunali Italiani hanno stipulato una convenzione, per rendere possibile la stipula del mutuo, e conseguente erogazione, anche in anticipo rispetto al decreto di trasferimento dell’immobile (atto successivo all’asta e all’aggiudicazione) . Una novità che ha allargato l’accesso al mondo delle aste a una vasta platea di cittadini e imprese.

 

QUALE SERVIZIO OFFRIAMO?

In aggiunta a questo, noi della Valore Aggiunto S.r.l. abbiamo stretto una serie di convenzioni con agenzie specializzate nella concessione di mutui nelle aste giudiziarie. Tali nostri collaboratori individuano per ciascun cliente l’istituto di credito che eroga il mutuo alle condizioni più favorevoli, mantenendo al contempo un canale informativo diretto con noi che ci occupiamo di assistere il cliente nell’acquisto, effettuando uno scambio di informazioni continuo che riesca a prevenire ogni problema e costituisca un Valore Aggiunto per il cliente.

Consigliamo al cliente di  rivolgersi a noi e alla banca con largo anticipo rispetto all’asta (un mese). A prescindere dalla tipologia di casa acquistata, vi sono infatti una serie di verifiche da compiere ed un’istruttoria da avviare.

Infatti, l’istituto di credito deve verificare la situazione reddituale del cliente, analizzare l’eventuale perizia dell’immobile, al fine di riuscire a stabilire l’importo che può essere erogato e le condizioni che possono essere applicate.

È anche possibile, prescindendo da una individuazione specifica di un immobile, riuscire ad effettuare una pre-diagnosi che consenta di capire, in base al reddito del (futuro) intestatario, la somma erogabile, per poi andare a selezionare gli immobili in quel range di prezzo.

Ovviamente prima dell’asta andrà analizzata la perizia relativa all’immobile scelto e depositata agli atti della procedura. Anche qui, al fine di muoversi per tempo, bisogna considerare che le banche considerano attendibili le perizie recentemente redatte (nei due anni antecedenti), mentre considerano meno attendibili le perizie redatte in precedenza, per cui potrebbero richiedere una integrazione della perizia,  oppure rifarla ex novo (molto frequente per procedure ante 2011). Come è possibile capire, tutto questo richiede tempo, ed è sempre meglio effettuare queste analisi prima dell’asta, al fine di sapere PRIMA della partecipazione l’effettivo budget a disposizione, su cui tarare i rilanci.

Effettuata quest’istruttoria, se la richiesta ha esito positivo, la banca  effettua una pre-delibera con cui garantisce al cliente la sua disponibilità a concedere il mutuo con un contratto preliminare.

Forte di questa garanzia e grazie all’accordo tra l’ABI e il tribunale, il cliente che si presenta all’asta ha la certezza, in caso di aggiudicazione del bene, di ottenere dalla banca l’intervento nel pagamento del saldo prezzo secondo quanto pattuito ed entro il termine di 120 giorni.

In base al nuovo disposto dell’art.585 c.p.c., il mutuo ipotecario può essere quindi stipulato ed erogato, direttamente in favore della procedura, nei termini pattuiti per il pagamento del saldo prezzo, indipendentemente che avvenga contestualmente l’emissione del decreto di trasferimento del Giudice.

Infatti, anche se differito, il decreto di trasferimento dovrà essere contestuale all’iscrizione dell’ipoteca concessa.

 

Fino a quanto finanzia la Banca?

Tendenzialmente le banche finanziano dal 70 all’ 80% del valore di perizia (quanto l’immobile vale sul mercato), che molto spesso è ben più alto del valore di aggiudicazione (quanto l’immobile viene pagato in asta).

Ovviamente, questa è un’ indicazione di massima, che va implementata andando ad analizzare caso per caso i dati afferenti la procedura, l’immobile, l’anno della perizia, la capacità reddituale del soggetto acquirente.

Rivolgendovi a un consulente esperto come la Valore Aggiunto S.r.l. otterrete, anche mediante le nostre molteplici convenzioni,  una serie di servizi, pensati apposta per assistervi in tutto l’iter di acquisto del vostro immobile, rendendo il vostro acquisto certo e sicuro, avendo un team di professionisti al vostro fianco.

Richiedi una consulenza, chiamaci al 3476884388 oppure inviaci una mail a: valoreaggiuntosrl@gmail.com

 

Dott. Alessandro Scavo –  Valore Aggiunto S.r.l.